Legno lamellare incrociato

In un articolo del Guardian dal titolo Concrete is the most destructive material on Earth ho trovato una suggestione che qui riassumo.

Il legno lamellare incrociato, spesso abbreviato in CLT (Cross-Laminated Timber), è un materiale da costruzione innovativo che potrebbe essere un’efficace alternativa sostenibile al calcestruzzo. Sebbene l’articolo non dia una definizione dettagliata del CLT, ne presenta le caratteristiche principali:

  • Composizione: Il CLT è costituito da strati di legno massiccio, incollati tra loro con un orientamento incrociato delle fibre. Questo processo conferisce al materiale un’elevata resistenza e stabilità dimensionale.
  • Sostenibilità: A differenza del calcestruzzo, la cui produzione genera elevate emissioni di CO2, il legno è un materiale rinnovabile e la sua produzione ha un impatto ambientale significativamente inferiore.
  • Applicazioni: Il CLT può essere utilizzato per costruire pareti, solai e coperture di edifici di diverse altezze. La sua leggerezza e la rapidità di montaggio lo rendono particolarmente adatto per la costruzione di edifici prefabbricati.

L’architetto Andrew Waugh, grande amante del calcestruzzo, della sua versatilità e bellezza (?), incoraggia comunque i suoi colleghi architetti a considerare il CLT come alternativa a ridotto impatto ambientale. Sarebbe responsabilità degli architetti, nella sua visione, quella di valutare l’impatto ambientale dei materiali utilizzati. Ammetto di avere poca o nulla chiarezza della differenza tra architetti, urbanisti e quelle interessanti figure che Elena Granata chiama placemekers.

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